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DomusWall 2.5


Le novità


Indice


Introduzione

Le novità più importanti riguardano l'adozione e il supporto delle Norme Tecniche per le Costruzioni e della successiva circolare di attuazione.

Per utilizzare le nuove norme è sufficiente scegliere l'opzione N.T.C. 2008 dal menu Risultati. A seguito di ciò saranno abilitate le funzioni relative alle nuove normative.


Tipo di calcolo

Gli edifici in muratura ordinaria possono essere calcolati con due diversi metodi, lineare e non lineare, secondo l'opzione impostata nella finestra di dialogo dei Dati Generali.

In caso di murature armate il metodo è solo lineare.


Calcolo non lineare

L'edificio è calcolato in campo elasto-plastico non lineare, con incremento progressivo dell'azione sulla struttura fino ad arrivare ad una resistenza superiore al 25% dell'azione sismica o fino ad arrivare al collasso, nel tal caso l'edificio non è verificato. Questo garantisce che l'azione sismica sia <= all'80% dell'azione che genera il collasso dell'edificio.

Con riferimento alla figura sopra abbiamo:


A – Azione sismica complessiva relativa allo SLE

dA – Spostamento corrispondente allo SLE

B – Azione sismica complessiva relativa allo SLU

dB – Spostamento relativo allo SLU

C – Forza corrispondente all'azione sismica SLU aumentata del 25%

dC – Spostamento relativo alla forza C

D – Forza reattiva massima del piano o dell'edificio

dD – Spostamento relativo alla forza reattiva massima


Se la curva “forza applicata-spostamento” intercetta la linea C significa che l'azione sismica è < della forza reattiva massima ridotta del 20% e quindi la verifica globale dell'edificio è raggiunta.

Se la forza reattiva massima è più bassa della forza C (linea D più bassa della linea C) l'edificio non è verificato.

DomusWall esegue un calcolo non lineare incrementale dell'edificio fino a che non viene raggiunto il punto massimo oppure la curva intercetta la forza sismica maggiorata del 25% (linea C).

In questo ultimo caso il calcolo non prosegue ulteriormente perché l'edificio è sicuramente verificato.

Essendo il calcolo di tipo non lineare sono considerate due diverse distribuzioni delle forze sismiche di piano: in funzione dell'altezza dei piani e in funzione delle masse dei piani. Delle due è considerata quella che genera una forza sismica maggiore.

Le verifiche locali a taglio e a pressoflessione nel piano sono effettuate utilizzando le azioni sui setti corrispondenti all'azione sismica aumentata del 25%, in modo da essere sicuri di non avere un problema locale prima di avere raggiunto la verifica globale.

Oltre alla resistenza globale dell'edificio il programma effettua per tutti i setti le verifiche a pressoflessione nel piano, a pressoflessione perpendicolare al piano, a taglio e al ribaltamento.

La deformata dei setti, di tipo bilineare, assume una forza ultima pari a

con uno spostamento ultimo pari a 0,4 h.

Successivamente tutti i setti sono riverificati anche alle azioni di taglio per scorrimento e a quelle per momento flettente con le relazioni:

In questo modo i pannelli murari possono sono caratterizzati da un comportamento bilineare elastico perfettamente plastico, con resistenza equivalente al limite elastico e spostamenti al limite elastico e ultimo definiti per mezzo della risposta flessionale e a taglio (vedi 7.8.1.4.4. NTC 2008).

Il calcolo del coefficiente sismico per il calcolo di tipo non lineare tiene conto del valore del coefficiente di smorzamento viscoso convenzionale inserito nei dati generali.


Calcolo lineare

Per edifici in muratura ordinaria e azione sismica quando sia stata scelta l'opzione Lineare, per gli edifici in muratura armata e per i calcoli senza azione sismica il tipo di calcolo utilizzato è lineare.

In questo tipo di calcolo l'azione sismica è calcolata tenendo conto del coefficiente di struttura q e tutte le verifiche tengono conto del coefficiente di riduzione delle caratteristiche dei materiali Gammam.

Per quanto riguarda le murature armate il programma calcola il numero delle barre di armatura e visualizza i risultati in un'apposita finestra tramite il grafico del dominio di rottura della sezione.

Nel caso in cui nell'edificio sia presente anche un solo piano flessibile è necessario utilizzare il metodo di calcolo lineare.


Modelli di capacità

Nel caso di analisi elastica con il fattore q (analisi lineare statica ed analisi dinamica modale con coefficiente di struttura), i valori di calcolo delle resistenze sono ottenuti dividendo i valori medi per i rispettivi fattori di confidenza e per il coefficiente parziale di sicurezza dei materiali. Nel caso di analisi non lineare, i valori di calcolo delle resistenze da utilizzare sono ottenuti dividendo i valori medi per i rispettivi fattori di confidenza. (vedi C.8.7.1.5).

In alcuni casi il calcolo non lineare risulta punitivo rispetto a quello lineare, specialmente nelle verifiche a taglio per scorrimento.

Il motivo è che le azioni sismiche nel calcolo lineare risultano più basse, perché ridotte dal fattore di struttura, che può essere superiore a 3, mentre la riduzione dovuta al coefficiente di smorzamento convenzionale utilizzato nel calcolo non lineare varia tra il 15 e il 30%. Questo aumento è in parte bilanciato dall'utilizzo dei valori caratteristici dei materiali non ridotti del coefficiente parziale e in parte dalla maggiore resistenza ottenuta per la riserva di resistenza in campo plastico.

La verifica a taglio però tiene conto solo della parte del setto compressa, se la risultante delle azioni cade fuori della sezione del setto la parte compressa è nulla ed il setto non è verificato. In caso di calcolo non lineare le azioni orizzontali possono essere maggiori e quindi più facilmente la risultante è fuori della sezione, in questo caso l'aumento di valore dei fattori di resistenza non forniscono nessun contributo, perché la parte compressa è nulla.


Confronto con altri metodi di calcolo

I metodi di calcolo proposti da DomusWall sono in generali più affidabili e con risultati più vicini alla realtà rispetto a due metodi proposto spesso ultimamente e in qualche modo “di moda”.

Uno è il così-detto metodo del Telaio Equivalente, dove la muratura è trasformata in un telaio con le parti di fasce di piano nell'intersezione tra setti e fasce stesse sono considerate infinitamente rigide.

Questo può andare bene con modelli molto snelli, finestre grandi, con maschi snelli e fasce snelle, ma questa situazione non rappresenta la realtà degli edifici in muratura in Italia, dove spesso abbiamo setti massicci e finestre piccole. In questi casi il considerare rigide queste parti è un grosso errore, perché la deformazione principale è quella dovuta a taglio, che è proporzionale all'area longitudinale. Questo è dimostrato sia da modelli reali che da simulazioni non lineari agli elementi finiti, dove si vede che la deformazione a scorrimento della fascia è nell'ordine di grandezza di quella dei maschi murari.

Inoltre con questo tipo di calcolo si arriva all'assurdo che se prendiamo un setto e ci apriamo una piccola finestra, il pannello con la finestra risulta molto più rigido di quello senza niente.

L'altro metodo di moda è quello non lineare definito “push over”. Questo metodo non è di pratica e facile applicazione per vecchi edifici in muratura dove si conoscono solo parzialmente le caratteristiche dei materiali ed è più adatto per strutture in C.A. O in acciaio.

Il metodo introdotto dalla circolare 2/2/2009 n. 617 al punto C.7.8.1.5.4 ha il pregio di una semplice e facilmente leggibile applicazione.


Azione sismica

L'azione sismica applicata all'edificio viene determinata sulla base dei coefficienti Ag, F0 e Tc rilevati dalle tabelle della normativa in funzione della longitudine, della latitudine e della durata convenzionale dell'edificio.

A questo proposito si fa presente che le coordinate geografiche sono quelle italiane, basate sul sistema ED 50 (European Datum 50) e sull'ellissoide di Hiford. Le coordinate ricavate da programmi tipo Google Map, da GPS o da programmi basati su questi sistemi sono errate, perchè basate sul sistema WGS 84 e sull'ellissoide WGS 84. I due sistemi non corrispondono e sono abbastanza diversi fra di loro. Mediamente la differenza tra i due sistemi di coordinate è sensibile, dai 3 ai 6 secondi di grado in Italia nelle due direzioni. Questo errore può portare ad uno spostamento lineare di 150 – 200 m. Le coordinate corrette possono essere determinate tramite le tavolette topografiche dell'IGM.

Avendo a disposizione coordinate geografiche WGS84, ottenute tramite GPS o tramite programmi quali Google Earth® o portali quali www.maps.google.it, è comunque possibile trasformarle in ED 50 usando programmi forniti dall'IGM, quali Verto1 (a pagamento) o tra,ite il programma gratuito Traspunto, sviluppato dal Ministero dell'Ambiente e scaricabile in rete da diversi siti.

Interstudio ha sviluppato il programma DomuSismi, descritto più avanti e allegato a DomusWall. DomuSismi permette di determinare i coefficienti Ag, F0 e Tc sia utilizzando coordinate nel sistema WGS84 che ED50 e trasforma da un formato all'altro.

E' possibile anche utilizzare le carte sottostanti che forniscono le correzioni di latitudine e longitudine espresse in secondi sessagesimali. Le carte forniscono una precisione di 1/10 di secondo, pari a circa 3 m e quindi sufficiente per la determinazione dell'azione sismica.

Dalle stesse carte si può notare inoltre che per zone piccole, ad esempio un comune, ma anche una provincia ed in alcuni casi un'intera regione, le correzioni sono sompre le stesse all'interno della precisione di 1/10 di secondo.

Correzioni in latitudine e longitudine per convertire coordinate geografiche WGS 84 (come quelle fornite dai GPS o da Google Earth) in coordinate geografiche EDM 50 (sistema cartografico Italiano). Le correzioni sono espresse in secondi sessadecimali.


In base alle coordinate geografiche del fabbricato è semplice determinare l'azione sismica utilizzando il foglio elettronico spettri_ntc, disponibile sia sul sito http://www.cslp.it del Consiglio Superiore del Lavori Pubblici, sia presso i vari siti regionali ex. Ganio Civile.

L'azione sismica è aumentata in funzione dei coefficienti stratigrafici e topografici. L'azione sismica effettiva sull'edificio e sui singoli setti è determinata tramite una valutazione del primo periodo di vibrazione della struttura e dei setti.

Le azioni sismiche da considerare sono 2: una per la valutazione dello stato limite ultimo e l'altra per lo stato limite di danno (limite di esercizio).

L'azione sismica per lo stato limite di danno si valuta nello stesso modo di quella per lo SLU, ma considerando un tempo di ritorno inferiore.

La percentuale Pv per lo stato limite di esercizio considerato (SLD) è del 63%, da utilizzare nella formula

I valori più comuni sono riportati nella seguente tabella:

In base al tempo di ritorno è possibile determinare i valori ag, F0 e T0 relativi allo SLE (per gli edifici in muratura normalmente è lo SLD). (Vedi Circolare 2-2-09 pag. 13)

Con tale azione il programma verifica che la deformazione massima fra i vari piani sia < 0,003 h per la muratura ordinaria e <0,004 h per la muratura armata.


Combinazioni sismiche

DomusWall effettua il calcolo della struttura in modo bidirezionale in X e in Y e in Z. Le combinazioni sono rappresentate raggruppate come segue:

+X, +Y, +Z

-X, -Y, +Z

+X, +Y, -Z

-X, -Y, -Z


La componente Z del sisma è considerata solo se la relativa opzione nei Dati generali è abilitata.

Nel caso di calcolo lineare, utilizzato per le murature armate, la distribuzione delle azioni sismiche avviene con una ridistribuzione in funzione dell'altezza dei piani.

Nel caso di calcolo non lineare sono utilizzate due diverse distribuzioni: ridistribuzione in funzione dell'altezza, come nel calcolo lineare, e distribuzione nel baricentro delle masse. Delle due distribuzioni è considerata la peggiore (quella che per un dato piano produce la maggior azione sismica complessiva).

Murature armate

Il calcolo delle murature armate avviene in campo elastico ed è quindi un calcolo di tipo lineare. In questo caso le azioni del coefficiente di struttura q presente nei Dati generali e le caratteristiche dei materiali sono ridotte del Coefficiente parziale di sicurezza presente nei Dati dei Materiali.

Il valore q si può ottenere dalla relazione

q = q0 x KR

Fattori di confidenza

DomusWall riduce i valori delle caratteristiche dei materiali in funzione dei fattori di confidenza, che variano da 1 a 1,35 in funzione delle indagini in situ (limitate, estese o esaustive). Vedi a questo proposito la tabella C8A.1.1 Della circolare 2-2-09.


Tali valori devono essere inseriti nella finestra di dialogo dei Dati Generali alla voce Fattore di confidenza..


Dati generali

Per la muratura ordinaria:

Windows Mac Os X


Il coefficiente di struttura q è utilizzato solo in caso di calcolo lineare, mentre il coefficiente di smorzamento viscoso convenzionale è utilizzato solo in caso di calcolo non lineare.

Valori medi del coefficiente di smorzamento viscoso convenzionale per edifici in muratura sono attorno al 10 – 15%, tenendo conto che i rapporti tra questo coefficiente e il valore di h utilizzato negli spettri di risposta otteniamo:

Coeff. % h


5 1,00

10 0,82

15 0,71

20 0,63


Per la muratura armata abbiamo la seguente finestra di dialogo:


Windows Mac Os X

Il coefficiente di simultaneità dei carichi è utilizzato nelle combinazioni di carico dei carichi variabili in presenza di sisma o di vento. I valori inseriti nei dati generali valgono solo per i carichi variabili inseriti, sotto forma di pressioni, all'interno delle finestre di dialogo dei setti. I valori utilizzati invece per i carichi inseriti con le aree di carico, sono inseriti direttamente assieme ai carichi, come meglio descritto più avanti.

Ecco i valori di norma:




Domini di rottura

La finestra dei Domini di rottura è richiamabile dal menù risultati ed è utilizzabile in caso di murature armate.

La finestra mostra in modo sintetico per ogni setto e per ogni situazione di carico i valori caratteristici del setto e il dominio di rottura, con la segnalazione di una crocetta rossa in corrispondenza della sollecitazione applicata.

Le freccette in alto permettono di visualizzare i setti del piano corrente per la situazione di carico individuata dal menù a destra.

I tasti + e – permettono di ingrandire o ridurre il grafico.


Materiali


I materiali sono gestiti tramite il comando Dati Materiali dal menu Dati.

La finestra di dialogo è la seguente:


Windows MacOs X


La duttilità è utilizzata solo per i calcoli effettuati con le vecchie norme, dove lo spostamento ultimo del setto è calcolato con la relazione:


du = de * Duttilità


Con de spostamento elastico

Con le nuove norme il valore della duttilità è ignorato, perchè lo spostamento ultimo dipende solo dall'altezza del setto h e vale:


du = 0,4% h


L'opzione Muratura irregolare o poco resistente incide sulla verifica a taglio dei setti. Nel caso in cui questa opzione sia selezionata, tutti i setti con questo materiale sono verificati a taglio con la relazione

(C 8.7.1.6)

invece di


Vt = l’ t fvd (7.8.3 NTC 08)


I dati di alcuni materiali principali possono essere desunti da alcune tabelle inserite nelle NTC.


Per l'utilizzo in DomusWall, dove si utilizzano tonnellate e metri, si deve tenere conto che:


Le caratteristiche dei materiali possono essere stimate anche in base alla resistenza dei blocchi e a quella della malta.

Ecco la tabella relativa a murature con elementi artificiali:

e quella relativa a murature con elementi naturali:

Il coefficiente parziale di sicurezza varia in funzione del tipo di malta e della classe di esecuzione.

I materiali inseriti possono essere salvati come valori di default tramite il tasto Salva Default, in modo che siano disponibili quando parte il programma.

I materiali utilizzati sono salvati anche assieme ad ogni lavoro.

Quando si apre un lavoro nella lista dei materiali appaiono sia tutti i materiali di default che quelli specifici del lavoro.

ATTENZIONE: In caso di verifica sismica DomusWall utilizza come coefficiente di sicurezza del materiale il valore 2.0, mentre per verifiche non sismiche è usato il valore inserito nei parametri dei materiali.

Colori dei setti

A seguito del calcolo i setti sono colorati sulla base dei parametri dei colori scelti tramite il comando Grafico->Parametri colori.

La finestra di dialogo per la scelta dei colori cambia in funzione della normativa e del tipo di calcolo scelti. Per le NTC 2008 la finestra è la seguente:

Windows Mac Os X

I setti sono colorati in funzione del coefficiente di sicurezza minore fra tutte le verifiche selezionate dal menù Risultati → Visualizza.

Se si desidera vedere la mappa dei colori per un solo tipo di verifica è sufficiente disabilitare tutte le altre verifiche.


Vincolo dei setti

I setti possono essere inseriti con due diversi tipi di vincolo: mensola o incastro.

Il tipo di vincolo è scelto all'interno della finestra di dialogo dei setti:


Windows MacOs X


Nel caso di setto incastrato il modello di calcolo è quello Shear-Type, dove i setti si intendono collegati, dal punti di vista esclusivamente flessionale, a fascie di piano infinitamente rigide.

In questo tipo di modello i carichi verticali e i tagli totali si trasmettono dall'alto versoil basso, mentre i momenti dei setti sono assorbiti dalle fasce rigide.

Al piano terra avremo quindi un momento dovuto al taglio risultante dal tagliante totale di piano.

Nel modello a mensola i setti sono ancora considerati collegati tra loro, almeno nel caso in cui si considerino i piani rigidi, ma le fase di piano sono considerate flessibili e incapaci di assorbire azioni flessionali.

In questo tipo di modello sia i tagli e i carichi verticali che i momenti si sommano dall'alto verso il basso.

Al piano terra di un setto avremo quindi i momenti derivanti da tutte le azioni verticali applicate ai piani superiori.


Verifiche locali

Verifica al Taglio

La verifica al taglio dei pannelli murari è effettuata in base alle NTC, come descritto al paragrafo 7.8.2.2.2, per mezzo della relazione


Vt = l’ t fvd (7.8.3)


l' lunghezza della parte compressa

t spessore della parete

fvd = fvk / γM è definito al § 4.5.6.1 delle norme NTC, calcolando la tensione normale media (indicata con σn nel paragrafo citato) sulla parte compressa della sezione (σn = P/ (l’t).

Il valore di fvk non può comunque essere maggiore di 1,4 fbk, dove fbk indica la resistenza

caratteristica a compressione degli elementi nella direzione di applicazione della forza, né maggiore

di 1,5 MPa.


In caso di analisi statica non lineare l a resistenza a taglio può essere calcolata ponendo fvd = fvm0 + 0,4σn con fvm0 resistenza media a taglio della muratura (in assenza di determinazione diretta si può porre fvmo = fvk0/0,7), e lo spostamento ultimo può essere assunto pari allo 0,4% dell’altezza del pannello. Il valore di fvd non può comunque essere maggiore di 2,0 fbk né maggiore di 2,2 MPa.

Nel caso di calcolo lineare fvm0 deve essere diviso per il coefficiente di riduzione della resistenza Gammam

Il caso più comune per cui un setto non è verificato a taglio dipende dalla forte eccentricità del carico. Se la risultante del carico verticale cade fuori della sezione l' = 0 e il setto quindi non è verificato indipendentemente dal materiale di cui è composto.

Il problema si pone quindi per setti scarichi che risultano spesso non verificati.

Questo problema è evidenziato nei tabulati dei risultati di DomusWall dal valore beta, che rappresenta il rapporto l'/l. Se beta = 0 allora la risultante cade fuori della sezione, se beta = 1 la sezione è completamente compressa, valori compresi tra 0 e 1 indicano una sezione parzializzata.

E' quindi importante inserire in modo preciso le aree di carico, tenendo conto anche degli effetti lastra nei solai dovuti alle reti metalliche e alle strisce di carico delle pignatte laterali. E' corretto, ad esempio, assegnare delle aree di carico larghe circa 0,5 m anche ai setti laterali non caricati direttamente dai travetti dei solai. Questi piccoli carichi possono essere quelli che rendono i setti sottostanti verificabili.

Se il materiale utilizzato per il setto è costituito da muratura disordinata o comunque costituita da blocchi poco resistenti, allora il taglio ultimo del setto è calcolato con la relazione

(C 8.7.1.6)

Dove:

l lunghezza del setto

t spessore del setto

b snellezza = h/l, con un minimo di 1 e un massimo di 1,5

Verifica a pressoflessione nel pian

La verifica a pressoflessione nel piano dei pannelli murari è effettuata in base alle NTC, come descritto al paragrafo 7.8.2.2.1, per mezzo della relazione


Mu = (l2 t so / 2) (1 – s0 / 0,85 fd) (7.8.2)

In generale fd = fk / γM è la resistenza a compressione di calcolo della muratura.

In caso di analisi statica non lineare, come avviene in DomusWall, la resistenza a pressoflessione può essere calcolata ponendo fd pari al valore medio della resistenza a compressione della muratura.

Anche questa verifica è fortemente influenzata dai carichi presenti sul setto e valgono quindi anche in questo caso le considerazioni sui carichi applicati del punto precedente.


Verifica a pressoflessione fuori piano

La verifica a pressoflessione fuori piano dei pannelli murari è effettuata in base alle NTC, come descritto al paragrafo 7.8.2.2.3, assumendo un diagramma delle compressioni rettangolare, un valore della resistenza pari a 0,85 fd .e trascurando la resistenza a taglio della muratura.

L'azione sismica applicata è calcolata in base al primo periodo di vibrazione del pannello e allo spettro di risposta definito nei dati generali.

Oltre l'azione sismica sono considerate anche le varie eccentricità (strutturali, di costruzione, dei carichi).

La verifica è effettuata tramite il controllo della relazione Nd Φ Φl fdtl dove Nd è il carico verticale totale agente sulla sezione del muro oggetto di verifica.

Φl è valutato tramite la tabella 4.5.III delle NTC, ponendo m = 6el/l dove l è la lunghezza del muro, e ponendo λ = 0.

(vedi paragrafo 4.5.6.2 NTC)


La combinazione dei carichi utilizzata per questa verifica è G1 + G2 + E.

In pratica non si considerano i carichi variabili perché favorevoli alla stabilità.


Verifica a ribaltamento

Le verifica a ribaltamento è effettuata sulla base di possibili meccanismi cinematici alla base dei setti per ogni piano, per i setti dichiarati esterni tramite l'apposito box di spunta.

Per ogni setto, ad ogni piano, il programma ricostruisce l'intera cortina muraria, fino alla sommità del tetto. Sono considerate tutte le forze agenti sulla cortina muraria.

Sono considerate forze agenti le azioni sismiche e le forze spingenti sui setti, generate, ad esempio, da tetti o volte spingenti.

Sono considerate forze resistenti i pesi e le forze di contenimento generate da tiranti, ferri di collegamento dei solai ai cordoli, collegamenti tramite perforazioni ecc.

Murature armate

Per la verifica di sezioni pressoinflesse è assunto un diagramma delle compressioni rettangolare, con profondità 0,8 x, dove x rappresenta la profondità dell’asse neutro, e sollecitazione pari a 0,85 fd. Le deformazioni massime da considerare sono pari a εm = 0,0035 per la muratura compressa e εs = 0,01 per l’acciaio teso.


La resistenza a taglio (Vt) è calcolata come somma dei contributi della muratura (Vt,M) e

dell’armatura (Vt,S), secondo le relazioni seguenti:


Vt = Vt,M + Vt,S (7.8.7)


Vt, M = d t fvd (7.8.8)

Vedi punti 7..8.3.2 delle NTC

Verifiche non sismiche


Se nei parametri di calcolo la zona sismica è posta su No, il progetto e le verifiche sono effettuate in assenza di sisma considerando 2 combinazioni da carico.

Le verifiche locali sono a pressoflessione nel piano dei setti, a pressoflessione con il vento perpendicolare al piano dei setti e a taglio, oltre alla verifica globale dell'edificio in campo elastico lineare.


Per le verifiche con vento perpendicolare alle pareti i carichi variabili sono considerati assenti.


Poligoni di carico

I poligoni di carico gestiscono in modo automatico e trasparente per l'utente i tipi di carico.

La tabella dei tipi di carico è creata automaticamente dal programma ogni volta che un nuovo tipo è inserito nel rispettivo campo.


Windows MacOs X

Cliccando sul bottone Lista appare la lista dei tipi di carico già presenti.

Un click su uno dei tipi inserisce automaticamente i valori dei carichi associato a quel tipo.

Modificando i valori relativi ad un tipo già presente modifica automaticamente i carichi di tutti i poligoni associati a quel tipo.

Al momento della pressione del tasto Conferma possono verificarsi due situazioni:

In ambedue i casi un messaggio avverte di quello che sta avvenendo.

In ambiente Mac Os X in luogo del bottone Lista si utilizza un menu pop-up sotto alla descrizione del tipo. Per tutto il resto il funzionamento è uguale.

E' stato aggiunto anche un bottone colore, che permette di visualizzare in pianta i vari tipi di carico con un diverso colore per una migliore rappresentazione.

I valori Psi Sisma e Vento sono i coefficienti di moltiplicazione dei carichi variabili in caso di azione sismica e vento.

Cliccando su ? (Windows) o sulle freccette (Mac Os X) si accede ad una lista di dati Psi conformi alle norme NTC 2008 tabella 2.5.1.


Ricordiamo che i valori di Psi presenti nei dati generali sono utilizzati per le pressioni di carico direttamente aggiunte nei dati dei setti.

DomuSismi

Il programma DomuSismi, allegato a DomusWall, contiene due funzioni utili per i calcoli in zona sismica.

Resistenze elementi murari

L'opzione Resistenze dal menù Dati permette di calcolare le resistenze delle murature partendo dalle resistenze dei blocchi o della pietra. I dati da inserire sono i seguenti:

Il calcolo è eseguito in conformità alle norme NTC 2008.

Per vedere i risultati è necessario cliccare sul pulsante Calcola della finestra principale:



CALCOLO RESISTENZA

--------------------------------------------

Nome Elemento: Nome Elemento

Fbk Elemento N/mm2: 12,00

Classe Malte N/mm2: 15,00



Calcolo resistenza a taglio:

Tipo Elemento: Laterizio pieno e semipieno

Resistenza Fvk N/mm2: 0,00



Calcolo resistenza a compressione:

Tipo Elemento: Elementi artificiali pieni o semipieni

Resistenza Fmk N/mm2: 7,00



Spettri di risposta

Il comando Spettri dal menù Dati permette di inserire le coordinate e la durata convenzionale dell'edificio al fine di calcolare i coefficienti sismici.

Se le coordinate sono nel formato WGS 84 il programma esegue la conversione nel formato EDM 50. Questa conversione ha una precisione di circa 5 m, largamente sufficiente per determinare con precisione i valori dei coefficienti dello spettro di risposta; la conversione non ha però una precisione sufficiente per conversioni di tipo topografico e cartografico.

In base alle coordinate fornite il programma determina i quattro punti della griglia sismica nazionale e calcola i coefficienti del punto dato tramite una procedura di interpolazione in funzione della distanza del punto dato dai quattro punti della griglia.

Gli anni si riferiscono alla durata convenzionale del manufatto.

Per visualizzare il risultato è sufficiente cliccare sul pulsante Calcola della finestra principale.



CALCOLO SPETTRI

----------------

Dati:

Latitudine: 44.0

Longitudine: 12.0

Anni: 475



Risultato:

Ag/g: 2,096

F0: 2,475

T*C (sec): 0,310



Vicini nella griglia:

P1 (ID: 19182, LAT: 43,97600, LON: 12,03100) Ag: 2,090 F0: 2,470 T*C: 0,310

P1 (ID: 18960, LAT: 44,02600, LON: 12,03000) Ag: 2,094 F0: 2,480 T*C: 0,310

P1 (ID: 19181, LAT: 43,97500, LON: 11,96200) Ag: 2,099 F0: 2,470 T*C: 0,310

P1 (ID: 18959, LAT: 44,02500, LON: 11,96100) Ag: 2,103 F0: 2,480 T*C: 0,310



Interfaccia utente



La finestra di lavoro è editabile, è possibile sia cancellare che inserire nuovo testo. Inoltre è possibile selezionare tutto o parte il testo e portarlo su altri programmi sia con il Copia e Incolla che con il sistema del Drag & Drop.

Nel primo caso si utilizzano le combinazioni di tasti:

Ctrl-C (Win) o Comando-C (Mac): Copia

Ctrl-X (Win) o Comando-X (Mac): Taglia

Ctrl-V (Win) o Comando-V (Mac): Incolla



Nel secondo caso si trascina il testo selezionato con il mouse nel programma o nel punto desiderato.

Il contenuto della finestra può inoltre essere stampato con il comando Stampa.

Riferimenti normativi



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