Oltre che nel piano XY è possibile lavorare anche nei piani XZ e YZ. Questo è molto importante perché permette di fatto il rilievo architettonico strumentale.
Nonio A permette di lavorare tridimensionalmente con tutti gli elementi del rilievo, mentre gli elementi grafici rimangono bidimensionali e sono visibili solo nel piano XY. Negli altri piani vengono visualizzati come una linea verticale a quota 0.
La scelta del piano si effettua o tramite il sottomenu Vista dal menu opzioni o tramite una nuova icona in basso a sinistra della finestra di lavoro.
Nella finestra di lavoro viene rappresentato il piano X-Y. Questo è il piano di default e quello più usato per i classici lavori tipografici. In pratica si tratta di una vista dall'alto. In questo piano sono visibili anche tutti gli elementi grafici.
Nella finestra di lavoro viene rappresentato il piano X-Z. In pratica si tratta di una vista frontale o laterale. In questo piano gli elementi grafici (che sono solo bidimensionali) vengono rappresentati con una sola linea alla quota 0.
Nella finestra di lavoro viene rappresentato il piano Y-Z. In pratica si tratta di una vista frontale o laterale. In questo piano gli elementi grafici (che sono solo bidimensionali) vengono rappresentati con una sola linea alla quota 0.
Il sottomenù Vedi permette di visualizzare sul grafico delle informazioni aggiuntive per facilitare l'individuazione esatta dei punto e delle dividenti.
Questa opzione è esattamente la stessa già descritta nel capitolo "La finestra di lavoro" e quindi si tratta di un modo alternativo di scelta rispetto all'utilizzo della palette degli strumenti.
Questa opzione è esattamente la stessa già descritta nel capitolo "La finestra di lavoro" e quindi si tratta di un modo alternativo di scelta rispetto all'utilizzo della palette degli strumenti.
Se non vi è una spezzata selezionata questa opzione è disabilitata.
Questa opzione è esattamente la stessa già descritta nel capitolo "La finestra di lavoro" e quindi si tratta di un modo alternativo di scelta rispetto all'utilizzo della palette degli strumenti.
Questa opzione è esattamente la stessa già descritta nel capitolo "La finestra di lavoro" e quindi si tratta di un modo alternativo di scelta rispetto all'utilizzo della palette degli strumenti.
L'orientamento con punti di coordinate note permette di collegare e orientare il rilievo tramite due punti di coordinate note comunque battuti.
Questa opzione è particolarmente utile quando non siano visibili almeno due punti di coordinate note dalla prima stazione poichè in questo caso non può essere utilizzata l'operazione Apertura a terra.
L'orientamento si ottiene tramite un'apposita finestra di dialogo e l'opzione "Orientamento con due PF ..." dal menu "Opzioni".
figura 28 Finestra di dialogo per Orientamento con punti di coordinate note |
Per effettuare questo tipo di orientamento deve essere indicato un punto di coordinate note "Origine" ed un altro "Orientamento".
A questi due punti vengono associate due battute effettuate tramite le operazioni di "GPS", "Celerimensura" o di "Allineamenti e squadri".
Il programma tiene normalmente collegato in modo dinamico il rilievo ai punti, in modo che qualsiasi modifica provoca un riallineamento dell'orientamento.
Questo collegamento dinamico può essere abilitato o disabilitato tramite l'opzione "Rilievo collegato in modo continuo".
Nel caso di orientamento tramite punti GPS, ambedue i punti devono essere battuti con il GPS vi sono alcune particolarità rispetto agli altri metodi:
La modifica di un punto GPS o di un punto di coordinate note non modifica automaticamente i dati per la trasformazione del rilievo GPS. In questo caso il comando deve essere ripetuto per poter tenere conto delle modifiche.
In caso di Autoorientamento sono abbinati assieme 2 punti GPS con due punti di coordinate note in base al loro nome. Questo abbinamento è prioritario rispetto a tutte le altre operazioni.
Ambedue i punti dell'orientamento o dell'autorientamento devono essere punti GPS, non è possibile effettuare orientamenti misti.
La funzione di orientamento calcola in modo automatico i parametri di trasformazione di tutte le baseline GPS presenti nel rilievo. L'utente può modificare o integrare i valori (ad esempio la Z)
L'operazione di orientamento avviene tramite una rototraslazione con origine nel punto "Origine" e orientamento tale che il punto battuto corrispondente si trovi sull'allineamento fra i punti "Origine" e "Orientamento".
Normalmente non vi sarà un'esatta sovrapposizione fra il punto "Orientamento" e il punto battuto corrispondente; questa mancata sovrapposizione corrisponde ad un errore lineare che viene visualizzato nei risultati.
A titolo di esempio mostriamo il rilievo seguente, ove vogliamo collegare i punti di coordinate note e battuti PF02/0150 come origine e PF01/016A come orientamento.
Rilievo prima dell'orientamento
Dall'ingrandimento del punto orientamento vediamo che non c'è una perfetta chiusura poichè il punto di coordinate note e il punto equivalente della celerimensura non sono sovrapposti.
Vi è un errore lineare di chiusura che può essere quantificato e visualizzato tramite i risultati su video, quando vi sia come operazione corrente "Coordinate note".
Gli stessi risultati vengono riportati nella "Relazione su disco".
I dati relativi all'operazione di orientamento tramite punti di coordinate note possono essere visualizzati tramite l'opzione Visione dati con operazione corrente "Coordinate note".
Questa funzione del menu "Opzioni" effettua in modo automatico l'orientamento con due punti fiduciali nel caso che essi siano stati battuti e che la descrizione dei punti battuti corrisponda esattamente con la descrizione dei punti fiduciali.
In questa operazione viene utilizzato come punto origine il primo punto fiduciale che risulti battuto da una stazione o GPS e per orientamento il secondo. Non è sempre detto che questa soluzione sia la migliore poichè è buona norma assumere come punto origine il punto più affidabile fra quelli disponibili, nonostante ciò l'operazione è comunque molto utile perché con un solo comando permette di orientare il rilievo.
L'orientamento può essere fatto anche con punti non fiduciali, con qualsiasi tipo di coordinate note, è indispensabile che i nomi dei punti di coordinate note e i nomi assegnati ai punti battuti siano esattamente uguali, perchè Nonio A usa il nome per risolvere i collegamenti.
Questa funziona puo' essere utilizzata anche in un rilievo locale, per orientare un rilievo su una mappa. In questo caso le fasi sono le seguenti:
- Importa la mappa
- Inserisci graficamente dei punti di coordinate note sui punti della mappa (con operazione corrente Coordinate Note, Ctrl-Click con Windows e Comando-Click su Macintosh)
- Assegna ai punti di coordinate note gli stessi nomi dei punti battuti corrispondenti.
- Esegui il comando Autorientamento.
I comandi Orienta con 2 PF e Autorientamento sono utilizzabili anche con punti GPS.
In questo caso i comandi funzionano del tutto simile alle altre operazioni con le seguenti differenze:
La modifica di un punto GPS o di un punto di coordinate note non modifica automaticamente i dati per la trasformazione del rilievo GPS. In questo caso il comando deve essere ripetuto per poter tenere conto delle modifiche.
In caso di Autoorientamento sono abbinati assieme 2 punti GPS con due punti di coordinate note in base al loro nome. Questo abbinamento è prioritario rispetto a tutte le altre operazioni.
Ambedue i punti dell'orientamento o dell'autorientamento devono essere punti GPS, non è possibile effettuare orientamenti misti.
La funzione di orientamento calcola in modo automatico i parametri di trasformazione di tutte le baseline GPS presenti nel rilievo. L'utente può modificare o integrare i valori (ad esempio la Z).
Questa operazione funziona con la base line corrente e riempie automaticamente i dati della matrice di trasformazione della baseline (vedi Dati Iniziali GPS).
E' possibile definire graficamente, con il mouse, l'origine e l'orientamento di un allineamento.
L'operazione si effettua in modo molto simile a quello per la definizione della direzione nella divisione delle aree o per la definizione di una delle due direzioni per il calcolo delle intersezioni.
Le fasi sono le seguenti:
- Scelta dell'opzione "Orienta allineamento ..." dal menu "Opzioni" o dall'apposita icona
.
- Click con il cursore del mouse sul punto origine dell'allineamento.
- Trascinamento, tenendo premuto il bottone del mouse, e rilascio del bottone del mouse in corrispondenza del punto di orientamento.
A questo punto il programma propone la classica schermata per l'introduzione manuale di tali punti con l'indicazione dei punti sui quali si è cliccato in precedenza (Vedi i particolari per la descrizione di tale schermata nel capitolo "DATI"). In questa fase si può intervenire manualmente per la definizione o la modifica manuale dei punti e per l'introduzione dell'angolo dell'allineamento.
Naturalmente per introdurre graficamente i dati iniziali di un allineamento come sopra indicato l'operazione corrente deve essere "Allineamenti e squadri".
Il comando Orienta GPS permette di roto-traslare il rilievo GPS, con tutto ciò che a esso è collegato, indicando 2 punti origine e 2 punti destinazione.
L'operazione avviene in modo grafico, tramite mouse, similmente a quanto avviene per il comando Rototrasla con il mouse.
Traccia una linea con il mouse congiungente i punti origine e orientamento di partenza (normalmente 2 punti GPS, ma possono anche essere punti di un rilievo celerimetrico agganciato a punti GPS).
Traccia una seconda linea congiungente i punti destinazione.
A seguito di questa operazione il rilievo è roto-traslato in modo da far corrispondere il punto origine di partenza con quello destinazione e ruotato in modo che i punti di orientamento siano allineati.
L'errore dell'operazione è data dalla distanza fra i due punti di orientamento.
Normalmente le linee si collegano a punti esistenti. Se si desidera tracciare delle linee senza agganciarle a punti esistenti è necessario premere il tasto Alt.
Questa operazione funziona con la base line corrente e riempie automaticamente i dati della matrice di trasformazione della baseline (vedi Dati Iniziali GPS).
Questa importante funzione permette di collegare un rilievo ad uno precedente quando dal nuovo rilievo si siano battuti almeno due punti del precedente.
Risolve quindi il caso ove il secondo rilievo sia effettuato dopo molto tempo e non sia più possibile piazzare lo strumento esattamente su una stazione del primo rilievo.
Nonio A provvede a calcolare le letture avanti e indietro dall'ultima stazione della poligonale corrente del rilievo precedente alla nuova stazione del nuovo rilievo, dopo di che tutti i punti battuti risulteranno automaticamente riferiti nel sistema di riferimento del primo rilievo.
Nel caso in cui si desideri collegarsi ad una stazione intermedia di una poligonale esistente, si devono prima effettuare le seguenti operazioni:
- Creare una nuova poligonale
- Selezionare la stazione desiderata
- Eseguire il comando Attacca inizio poligonale dal menu Componi
Per effettuare il collegamento si seleziona il comando Collegamento con 2 punti dal menu Opzioni. Appare la seguente finestra di dialogo:
Win
Nella parte sinistra si deve indicare quale è il punto battuto del primo rilievo e le relative letture su di esso e nella parte destra si inseriscono i dati del secondo punto.
In basso si inserisce l'altezza strumentale della stazione del nuovo rilievo.
Cliccando su Conferma avviene il calcolo e viene mostrato il relativo errore:
Se l'errore è troppo grande si può annullare e controllare i dati inseriti; confermando viene invece creata la nuova stazione.
L'errore indicato è lineare e rappresenta la differenza fra la distanza fra due punti indicati e la distanza risultante dalle letture inserite.
Nel caso non sia stata impostata una poligonale come Operazione corrente, si avrà il seguente messaggio di errore:
Questa procedura permette di creare automaticamente una spezzata unendo dei punti in base ai loro nomi o commenti.
Win
Mac
La parte superiore della finestra di dialogo permette di scegliere le caratteristiche delle dividenti, in modo del tutto analogo alla finestra di dialogo delle Dividenti.
Nella parte inferiore vi sono tre diverse opzioni per il criterio di scelta dei punti da collegare, che andiamo a vedere di seguito.
L'opzione Spezzate automatiche per commenti consecutivi unisce automaticamente tutti i punti del rilievo che hanno lo stesso commento.
Lo scopo è di inserire direttamente in campagna commenti relativi alle possibili dividenti, avendo l'accortezza di battere i punti in modo consecutivo. Se i commenti non sono consecutivi la dividente viene interrotta nel punto ove viene cambiato commento e da li inizia una nuova sequenza con il nuovo commento.
Per avere una dividente in questo modo vi devono essere almeno due punti consecutivi con lo stesso commento.
Questa procedura permette di diminuire i tempi di completamento del rilievo in ufficio, in modo che, una volta scaricato il rilievo dallo strumento, si abbia subito non solo la rappresentazione grafica e il calcolo dei punti, ma anche la rappresentazione di confini, strade, fabbricati, bordi, linee di discontinuità ecc. Sono ridotti in questo modo anche i rischi di errori.
Tramite l'opzione Spezzate automatiche con commento vengono uniti tutti i punti consecutivi aventi un dato commento indicato nel relativo campo della finestra di dialogo.
L'opzione è simile alla precedente con la differenza che vengono uniti solo i punti, con il commento dato, che siano consecutivi, non interrotti da altri punti aventi diverso commento.
Tramite l'opzione Spezzate automatiche con i seguenti punti vengono uniti tutti i punti indicati tramite il loro nome (non il commento in questo caso) separato da una virgola, come nel seguente esempio:
202,125,200,311,312,315,128
Se uno dei punti non è trovato, si ha una segnalazione di errore come nella figura seguente:
Nel caso che vi siano più punti con lo stesso nome, viene considerato il primo.
E' possibile effettuare una Rototraslazione degli elementi grafici selezionati scegliendo il comando Rototraslazione dal menu Opzioni.
La finestra di dialogo seguente permette di scegliere i vari parametri:
Win
Mac
I valori da inserire sono:
- Angolo di rotazione. E' l'angolo di rotazione degli elementi selezionati.
- X e Y Centro di rotazione: individuano il punto attorno al quale vengono ruotati gli elementi selezionati,
- X e Y Traslazione: valori di traslazione degli elementi selezionati.
Nel caso che vi sia contemporaneamente una rotazione e una traslazione, il programma esegue prima la rotazione e poi la traslazione.
La rototraslazione può avvenire anche in modo grafico, tramite il mouse. Questa modalità è molto importante perché permette facilmente di roto-traslare una parte del disegno in modo che corrisponda esattamente ad un'altra. permette ad esempio di sovrapporre una mappa ad un rilievo.
L'operazione avviene nelle seguenti fasi:
1- Selezione della parte di disegno interessata
2- Scelta del comando Rototrasla con mouse dal menu Opzioni
3- Tracciamento di una linea che unisca il punto origine e il punto orientamento sugli elementi selezionati.
4- Tracciamento di una seconda linea che unisca il punto destinazione e il relativo orientamento ove si vuole rototraslare la selezione
5- Dopo di ciò appare la finestra di dialogo del punto precedente con i valori già inseriti in base alle due linee precedenti. In genere possono essere confermati.
Il programma roto-trasla la selezione in modo che il punto origine coincida perfettamente al punto destinazione e il punto di orientamento origine sia sulla linea che unisce il punto destinazione con il punto orientamento di destinazione.
Gli elementi grafici selezionati possono essere deformati sia in direzione X che Y tramite il Comando Deforma dal menu Opzioni.
La seguente finestra di dialogo permette di impostare i coefficienti di deformazione in direzione X e Y:
Il punto di riferimento è quello rispetto al quale viene calcolata la deformazione. Se il punto di riferimento è molto lontano rispetto alla selezione, il risultato può a sua volta essere molto lontano. Si consiglia di introdurre un valore prossimo alle coordinate degli elementi interessati.
Un coefficiente di deformazione pari a 1 non genera nessuna deformazione.
Un coefficiente negativo genera un ribaltamento rispetto al punto di riferimento. Un coefficiente di -1 genera un ribaltamento di tipo "a specchio".
Non tutti gli elementi vengono deformati completamente. Si hanno le seguenti eccezioni:
- Per testi, archi e immagini, il ribaltamento si ha solo per la posizione iniziale dell'elemento.
- Per archi e cerchi la deformazione dei raggi è la media fra le deformazioni in X e Y.
Il comando di Duplicazione, dal menu Opzioni, puo' essere applicato sia agli elementi selezionati sia ad un punto selezionato.
La seguente finestra di dialogo permette di introdurre i valori necessari:
La distanza di applicazione viene inserita secondo le componenti in direzione X e Y.
Numero Duplicati è quanto volte la selezione deve essere duplicata.
Nel caso vi sia un punto selezionato, tale punto verrà duplicato il numero di volte richiesto aggiungendo altri punti dello stesso tipo di operazione.
Questo comando permette di effettuare separatamente o contemporaneamente le seguenti modifiche ad una immagine selezionata.:
- Cambiare risoluzione
- Cambiare numero di colori
- Cambiare trasparenza
- Ruotare
Tutto ciò tramite la seguente finestra di dialogo:
Il controllo della trasparenza è molto utile nel caso di sovrapposizione di mappe, perché permette di vederle come se fossero dei lucidi trasparenti.
Se l’opzione Cancella originale è stata selezionata, allora l’immagine originale è cancellata, altrimenti la nuova immagine trasformata è sovrapposta all’immagine originale.