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Nonio A è caratterizzato dal concetto di "Operazione corrente". In ogni momento il programma ha una operazione corrente attiva e le altre non attive.
Alcune operazioni, quali ad esempio l'introduzione e la modifica dei dati o la visione dei risultati, si riferiscono sempre all'operazione corrente, mentre altre, quali l'Elaborato catastale o il Libretto PREGEO, si riferiscono all'intero rilievo.
Le operazioni correnti possibili sono:
L'operazione corrente ha, ad esclusione delle Coordinate note, un numero d'ordine (es. Poligonale n¡ 2 o Celerimensura n¡ 4).
La prima cosa da fare quindi è scegliere l'operazione corrente più opportuna e questo viene effettuato premendo con il mouse contemporaneamente al tasto Alt su una delle prime sei icone sulla sinistra della finestra di lavoro oppure dal menu "Opzioni" con "Scelta operazione".
Una volta scelta l'operazione corrente si introducono i dati relativi tramite l'opzione "Introduzione" dal menu "Dati".
Alla fine di ogni introduzione di dati la finestra di lavoro mostrerà il grafico del rilievo così come introdotto fino a quel momento.
Al fine di visualizzare il grafico nel modo più opportuno può essere necessario impostare i parametri giusti tramite "Parametri grafico" nel menu "Opzioni", ove il bottone "Autoscala" permette rapidamente di inquadrare il rilievo all'interno del foglio impostato.
Varie procedure di zoom permettono eventualmente di ingrandire varie parti del rilievo o di mostrare l'intero foglio o l'intero rilievo all'interno della finestra di lavoro.
L'operazione di "Auto orientamento" permette in molti casi di collegare rapidamente il rilievo in modo automatico a punti di coordinate note.
Una sequenza ordinata di operazioni relativa ad un rilievo tipico catastale può essere la seguente:
Rilievo costituito da una poligonale con vari punti di dettaglio, tre PF, allineamenti e squadri e alcune dividenti.
Ricordiamo che per Nonio A due stazioni con lettura avanti e indietro sono considerate unite da una poligonale di un lato.
Per maggiore comprensione di quanto sopra consigliamo di leggere la parte del manuale relativa agli esempi.
(Chiamata anche "stazione fuori centro" o "riduzione al centro")
Serve a risolvere il problema dell'orientamento e quindi di dovere fare stazione in un punto, per la misurazione di angoli o distanze, qualora questo sia definito in modo da rendere impossibile lo stazionamento dello strumento (classico spigolo di un fabbricato esistente).
Per essere utilizzata necessita di due punti di coordinate note visibili dalla stessa stazione dei quali uno vicino.
Consiste nel determinare le coordinate di un punto dal quale si vedono tre punti di coordinate note. Viene anche indicato come "intersezione inversa " o "metodo di Snellius".
Per essere utilizzato necessita di tre punti di coordinate note visibili dalla stessa stazione.
Questo metodo ha scarsa applicazione se non in casi estremi, in zone montagnose senza punti di riferimento vicini.
E' sicuramente l'operazione più utilizzata poichè è quella che permette di inserire i punti di dettaglio.
Le poligonali vengono utilizzate per raggiungere la zona del rilievo partendo da una stazione iniziale di orientamento o per unire fra loro più stazione da ognuna delle quali viene effettuato un irraggiamento celerimetrico di punti.
Il rilievo per allineamenti e squadri consiste nel misurare i punti rispetto ad un allineamento prendendo la misura lungo l'allineamento e quella perpendicolare all'allineamento.
Le convenzioni usate per i segni sono quelle in vigore presso il Catasto.
Questa operazione serve per la gestione di punti di coordinate note, siano o no punti fiduciali.
Le coordinate note rappresentano i punti sui quali orientare il rilievo.
Questa operazione serve per la gestione di punti rilevati con il sistema GPS
Il rilievo GPS è composto di linee base (baseline) composte ognuna da una stazione base e tanti punti ad essa riferiti.
Ai punti GPS possono essere collegati poligonali, celerimensure e allineamenti e squadri