DigiCad 3D

Quali macchine fotografiche sono adatte per essere utilizzate con DigiCad 3D?


Quasiasi buona macchina va bene. E' importante che l'obbiettivo non abbia deformazioni ottiche. Specialmente i grandangolari spinti o gli zoom nella posizione grandangolare possono avere deformazioni ottiche pronunciate. Per deformazione ottica non si intende la deformazione prospettica, ma quella che genera delle deformazioni, indipendentemente dalla prospettiva, del tipo a guanciale o a barilotto.

Consigliamo di provare a fotografare un rettangolo prima dell'acquisto di una fotocamera. Se i lati del rettangolo non risultano dritti, ma curvi, allora la fotocamera è da scartare per un uso di tipo architettonico. Non si fidi del nome o del marchio. Nel campo delle macchine digitali abbiamo riscontrato che alcuni modelli rinomati e costosi avevano deformazioni pronunciate, mentre altri modelli anche di costo inferiore avevano deformazioni contenute e accettabili.

Quale è il modo più rapido per importare un’immagine, inserire i punti di attacco ed eliminare la deformazione prospettica?

Rispondendo in modo molto sintetico la sequenza delle operazioni è come segue:

  1. Importare un'immagine con il bottone "+" sulla sinistra.
  2. Sull'immagine devono essere individuabili dei punti che sono stati misurati. Normalmente quattro. L'immagine importata ha i punti di attacco posizionati inizialmente sui quattro vertici. Devono essere spostati con il mouse sui punti della foto misurati.
  3. Andare nei Parametri del Grafico (Menu Opzioni) e inserire la scala desiderata e l'unità di misura.
  4. Al momento dell'importazione dell'immagine originale sono automaticamente aggiunti anche i punti attacco destinazione nella vista destinazione sulla destra. 
  5. I punti destinazione possono essere spostati con il mouse o numericamente. Per impostare delle coordinate specifiche scegliere la modalità xyz nel pannello d'ispezione a sinistra, cliccando sui vari punti è possibile modificare le coordinate e modificarle cliccando sul conferma sottostante. Dal punto di vista del risultato non è importate il valore assoluto delle coordinate, ma solo le differenze.
  6. Scegliere il comando Trasforma Immagine con punti di attacco oppure cliccare sulla corrispondente icona nella palette degli strumenti. Appare una finestra di dialogo ove scegliere il tipo di trasformazione, prospettica o lineare.
  7. Dopo avere confermato la scelta appare l'immagine trasformata nella vista di destinazione

Quale è la precisione raggiungibile nelle operazioni di raddrizzamento di una foto?

La definizione dipende naturalmente dalla definizione e risoluzione dell'immagine. Se ad esempio ho una foto di 2000 pixel * 1000 pixel per una facciata lunga 10 mt, la definizione ottenibile nei particolari sarà in cio' che è rappresentabile con il singolo pixel, vale a dire 1000 cm / 2000 pari a 0,5 cm. La precisione delle operazioni di raddrizzamento è molto elevata all'interno del quadrilatero formato dai quattro punti di attacco origine. In questo qadrilatero gli errori si compensano, per cui l'errore è minore del massimo errore introdotto nella misura e nella definizione di ognuno dei punti di attacco. Al di fuori del quadrilatero gli errori si amplificano. Noi indichiamo come accettabile un'intorno del quadrilatero delimitato da una distanza pari alla metà del lato più piccolo. Naturalmente la precisione accettabile dipende anche dal tipo di lavoro.

Devo inserire più di 4 punti per la trasformazione, è possibile?

Per utilizzare più di 4 punti deve utilizzare il metodo della mesh. In questo modo definisce una rete di punti origine e una rete di punti destinazione. Dal menù Trasforma deve impostare la Mesh origine sulla foto originale e la Mesh destinazione dove deve andare il risultato. Selezioni l’immagine da trasformare e clicchi sull’ultima icona della Mesh

E’ possibile lavorare su superfici complesse?

Il metodo tramite Mesh permette di eliminare la deformazione prospettica su superfici non piane, quali ad esempio il Colosseo o la Torre di Pisa, e su superfici complesse, quali ad esempio le facciate di un edificio barocco. Naturalmente in questo casi è necessario avere un numero maggiore di punti di appoggio.

Si possono utilizzare i droni?

L'utilizzo dei droni è molto utile, sia per la fotogrammetria architettonica che per la fotogrammetria aerea. In questi casi è molto importante la qualità dell'obiettivo della fotocamera del drone, non sempre di qualità.

Come si calibra un obiettivo per eliminare la deformazine ottica?

  1. Fotografi una griglia. Va bene un foglio A3 quadrettato oppure la foto di un rivestimento di piastrelle
  2. Importi l’immagine in DigiCad 3D. Se disegna una linea sopra gli elementi esterni della griglia vedrà che tali elementi formano una curva più o meno accentuata
  3. Selezioni l’immagine e esegua il comando Trasforma->Correzione ottica
  4. Muova i cursori sulla sinistra o modifichi i coefficienti fino a che tutte le linee sono dritte
  5. Quando ha raggiunto il risultato desiderato inserisca il nome dell’obiettivo e clicchi su + per inserire i parametri
  6. Inserisca anche gli stessi parametri invertendo orizzontale e verticale
  7. Alla fine dovrebbe avere due nuovi parametri, esempio: Nikon xxx orizzontale e Nikon xxx verticale
  8. Clicchi su Salva in modo da avere questi parametri disponibili su ogni nuovo lavoro
Tutta la procedura richiede un paio di minuti, dopo di che si avranno i parametri di correzione applicabili rapidamente a tutte le immagini effettuate con questo obiettivo.
Da qui in poi ogni fotografia può essere corretta con queste operazioni semplici:
- Selezione della foto
- Comando Trasforma->Correzione ottica
- Scelta dell’obiettivo
- OK
Per avere precisione questa operazione va effettuata su tutte le foto prima di utilizzarle per successive trasformazioni
 

Come calibrare mappe catastali d’impianto?

Le mappe catastali d'impianto sono disponibili da scansioni delle mappe originali, che contengono una serie di errori dovuti alla deformazione stessa delle mappe nel tempo.

Le mappe sono parametrate con una griglia di 200 m x 200 m per le mappe scala 1:2000 o 100 m x 100 m per mappe in scala 1:1000. Se andiamo a misurare la distanza fra le righe dei parametri difficilmente otteniamo la misura corretta, ma, a causa delle varie deformazioni nel tempo, avremo per ogni maglia misure diverse.

L'uso della mesh permette di ricalibrare esattamente la mappa con i seguenti passi:

  • Impostazione delle scale corrette in Parametri del grafico, corrispondenti alla mappa importata
  • Aggiunta della mappa nella vista Origine
  • Creazione di una mesh con il numero di righe e colonne in base alla parte di mappa da correggere e dimensioni uguali alla distanza della parametratura della carta
  • Spostamento con il mouse dei vertici della mesh origine, facendoli corrispondere esattamente agli incroci della griglia della parametratura della carta
  • La mesh destinazione ha già le dimensioni corrette. Eventualmente può essere spostata nella posizione del foglio ove ottenere il risultato
  • Esecuzione del comando Trasforma tramite mesh, con scelta della deformazione lineare

Come creare ortofoto?

L'uso della mesh permette anche la creazione di ortofoto partendo da immagini satellitari, aeree e da droni. In questo caso le immagini origine sono le foto aeree e satellitari mentre nella vista destinazione è posizionata una mappa che fa da base o una serie di punti di coordinate note. Viene creata una mesh di punti da posizionare sui punti noti delle foto e nella vista destinazione Il comando Trasforma tramite mesh crea l'ortofoto con misure reali

Come gestire nuvole di punti?

DigiCad 3D permette di importare e gestire nuvole di punti tramite la funzione Clouds2Cad. Le operazioni possibili sono:

  • Importazione di una nuvola di punti
  • Visualizzazione tridimensionale della nuvola di punti in assonometria e prospettiva
  • Navigazione interattiva e con viste predefinite
  • Creazione di viste in scala
  • Creazione di sezioni
 

GeoTec B

Quale è il miglior metodo per la verifica della stabilità dei versanti?


L'attule versione di Ge-Tec B permette la verifica dei versanti con tre diversi metodi: Fellenius, Janbu e Bishop. Viene allora il dubbio su quale metodo usare.Il metodo di Fellenius è il più semplice ed approssimato. Non è certamente sofisticato, ma è l'unico che puo' essere calcolato anche manualmente.

Non vi è una ragione particolare per usarlo, se non per confronti con altri calcoli effetuati con lo stesso metodo.

Normalmente i valori del coefficiente di sicurezza con questo metodo sono i più bassi.Il metodo di Bishop è più aderente alla realtà di Fellenius, ma meno di Bishop. E' un metodo molto usato e quindi è utile poter effettuare calcoli con questo metodo quando si debbano fare confronti con calcoli fatti da altri. Il metodo è iterativo e considera anche le forze di taglio fra i conci nei quali è diviso il pendio. I valori del coefficiente di sicurezza possono risultare sia più alti che più bassi rispetto agli altri metodi.Il metodo di Janbu è di gran lunga il più preciso ed aderente alla realtà.

Tiene conto sia degli sforzi di taglio che degli sforzi normali fra i conci. Il metodo di Janbu in Geo-Tec B è iterativo ed è utilizzato il cosidetto Metodo completo. Esiste anche un metodo semplificato, che però non permette di determinare le forze fra i conci. Questo metodo inoltre è l'unico che valuta correttamente superfici di scorrimento di forma qualsiasi e le forze agenti su elementi di consodilamento strutturale quali pali e paratie.

Domus Cad

Perchè salvando dall’icona di salvataggio della finestra 3D non riesco riaprire con Domus.Cad?

Il salvataggio sulla finestra 3D non salva il programma, ma un'immagine bitmap del contenuto della finestra 3D. Se si vuole aprire tale immagine su Domus.Cad, va riaperta importando l'immagine con una risoluzione di 72 ppi.

Come posso ruotare, allungare o spostare una parete con finestre o porte?


Queste operazioni si effettuano tramite la cosiddetta gestione dei "Muri coassiali". In Domus.Cad si chiamano muri coassiali una serie di muri e finestre che sono tra loro in asse.

Le pareti delle stanze, anche contenenti delle finestre, si spostano normalmente prendendo uno dei muti e spostandolo; tutta la parete incluse le aperture sarà spostata.

Per una parete appartenente a più stanze è necessario premere il tasto Ctrl (Win) o Comandi (Mac). Premendo il tasto Ctrl (Windows) o Comando (Macintosh) è possibile fare una serie di operazioni su questi muri. Ad esempio, tenendo premuto il tasto Ctrl (Win) o Comando (Mac) e cliccando con il mouse nel centro di un muro e spostandolo, si sposteranno anche tutte le inestre e gli altri muri in asse con quello cliccato. Tenendo premuto il tasto Ctrl o Comando e cliccando con il mouse sull'estremità del muro verranno selezionati anche tutti i muri e le finestre in asse e l'assieme puo' essere ruotato o allungato.

Se si selezionano, tramite una selezione multipla, più muri in asse contenenti finestre e porte, una qualsiasi operazione su di essi verrà applicata anche alle finestre e porte.

Come funziona la duplicazione e il copia e incolla di elementi?

Il copia e incolla funziona su tutti gli elementi e mantiene invariata la posizione. Gli elementi copiati sono incollati nella stessa posizione originale. Se seleziona un elemento, lo copia (ctrl-C) e lo incolla (ctrl-V), avrà una duplicazione su se stesso dell’elemento. Le funzioni Duplica, Elabora,ecc dal menu Modifica (Windows) o Composizione (Mac) dipendono invece dall’abilitazione o meno delle operazioni con Offset. Tramite Impostazioni Offset dal menu Modifica (Windows) o Composizione (Mac) è possibile impostare diversi valori di offset e di ripetizione: PastedGraphic-1   Se Elaborazioni con Offset o Elaborazioni parallele sono abilitati (dalla barra in alto o dal menu PastedGraphic-2 i comandi di duplicazione e elaborazione PastedGraphic-3 avvengono con uno spostamento e, se impostata, anche una ripetizione multipla. Se vuole duplicare senza spostamenti disabiliti tutti gli offset come sotto: PastedGraphic-4 Se vuole duplicare tutto o parte di un piano può utilizzare il comando Replica intero piano, dal menù Piani.

Perché non appaiono le porte e le finestre in 3D?


Le porte e le finestre in 3D potrebbero non essere evidenti se hanno lo stesso colore del muro e non vi sono sorgenti luminose.

Imposti almeno una sorgente luminosa direzionale e orienti la direzione in modo da avere un buon contrasto. Utilizzi anche colori diversi tra finestre e muri.

Inoltre nella finestra di dialogo Parametri Proiezioni e sezioni è possibile rendere le finestre completamente trasparenti.

Sul mio computer le palette degli strumenti appaiono mal dimensionate, con spazi vuoti e le posizioni di defult non sono ordinate. Come mai?

Probabilmente è impostato un carattere di sistema grande. Per imettere le cosa a posto scelga il pannello di controllo Proprietà dello Schermo, scelga in seqenza: Impostazioni -> Avanzate -> Generale e imposti Caratteri piccoli. Riavvii il computer e Domus.Cad, adesso tutto dovrebbe apparire regolare.

Come si fa a fare un foro in un solaio?

I passaggi per effettuare un buco in un solaio sono i seguenti: Sopra i solaio che vuole bucare disegni una curva o un poligono con la forma del buco PastedGraphic-1 Selezioni sia il solaio che il poligono   PastedGraphic-2   Clicchi sull’icona di foratura nella palette n. 3 PastedGraphic-3   Questo è il risultato: PastedGraphic-4   Per effettuare il secondo foro conviene tagliare il solaio in più parti in modo tale che ogni parte abbia un solo foro. Può effettuare un foro alla volta. Veda immagine allegata: PastedGraphic-2 L’esempio della finestra sul tetto presente nel manuale segue un’altro approccio, che è quello di tagliare il tetto più volte in modo da utilizzare i pezzi tagliati, modificandoli, per ottenere la finestra stessa.    

Come è possibile calcolare la superficie degli elementi?


Vi sono molti modi:

  1. La superficie di solai, tetti, curve e spezzate selezionati è visualizzata nella finestra informazioni dell'inspector
  2. Calcola Superficie dal menu Elabora o la corrispondente icona sulla oalette n. 3.
  3. Utilizzando le modalità di computazione. Questo vale per tutti gli elementi (muri, scale ecc). La superficie può essere visualizzata con un testo in pianta, oppure nella finestra del computo (facendo generare il computo)

Con Autocad eseguivo tutti i miei elaborati facendo convenzionalmente corrispondere l’unità di disegno ad un metro. Con DomusCad come mi devo comportare?


In Autocad non vi è una unità di misura espressa, ma un'unità di disegno che l'utente convenzionalmente fa corrispondere, praticamente nella sua mente, ad un'unità di misura reale.

Questo puo' comportare diversi problemi quando si scambiano file con altri. Se ricevo un disegno effettuato in pollici potrei scanbiare i pollici per centimetri, con errori grossolani. Inoltre non si puo' cambiare unità di misura durante il disegno ove alcune parti protrebbero essere realizzate con diverse unità di misura. Ad esempio certe parti metalliche usualmente vengono quotate in millimetri.

In Domus.Cad l'unità di misura è' espressa e si sceglie dalla rispettiva finestra di dialogo.

Se lei preferisce lavorare in metri è sufficiente scegliere metri come unità' di misura e almeno un paio di decimali.

In qualsiasi momento puo' cambiare unità di misura e tutto il disegno si adeguerà' alla nuova unità di misura.

Se importa un file in DWG o DXF deve prima impostare l'unità' di misura con la quale quel file è stato realizzato, ad esempio cm, dopo di che puo' cambiare di nuovo l'unitàdi misura e continuare con quella che preferisce lei.

La superficie ha una diversa unità di misura, che puo' essere uguale o diversa rispetto a quella lineare. Questo perchè anche chi lavora in centimetri, preferisce avere le superfici in mq.

Come si utilizza lo strumento forbici?

Per quanto riguarda la funzione di taglio (icona forbici) deve tenere conto che lo strumento taglia solo gli elementi della funzione della palette 1 attiva in quel momento. Se sono impostati segmenti taglia solo segmenti, se sono impostati solai taglia solo i solai ecc. Per tagliare quindi un solaio con le forbici, deve prima cliccare sull’icona dei solai, in modo da rendere attivo il modo operativo solai come moto corrente, dopo di che deve tagliare con le forbici, che taglieranno qualsiasi solaio interamente compreso nella linea di taglio. Le forbici si utilizzano cliccando su un punto e tracciando (tenendo il mouse premuto, come se fosse una taglierina). Durante il tracciamento viene disegnato un segmento per indicare dove stiamo tagliando. Gli elementi tagliati sono dello stesso tipo dell’operazione corrente, quindi possono essere selezionati ciccandoci sopra con l’icona della freccia dis elezione e spostati trascinandoli con il mouse, come qualsiasi elemento selezionato. Quando l’elemento è selezionato può essere cancellato con il tasto di cancellazione da tastiera o col il comando Cancella xxxx da menù Modifica (Comp su Mac Os X).

Come si fa ad impostare le caratteristiche dei testi delle quote?


Lo si fa dalla finestra di impostazione delle quote. Aprendo la finestra con doppio click sulla relativa icona è possibile impostare le caratteristiche dei testi delle quote.

Per modificare le caratteristiche dei testi delle quote già inserite (dimensioni, distanza dalla linea ecc), si cambiano nella finestra delle quote, dopo di che si aggiornano le quote selezionate con il comando Rigenera quote

Vedi tutte le faq di Domus Cad

CYPETHERM

E’ possibile redigere la relazione ex Legge 10?

Nel pacchetto è presente la possibilità di redigere la Relazione ex Legge 10. Alla voce A.P.E., A.Q.E. e Rel. Tecnica è possibile accedere alla finestra di dialogo nella quale inserire i dati di carattere compilativo, che verranno poi utilizzati per la redazione della Relazione Tecnica nella quale ovviamente sono presenti tutte le verifiche richieste dalla normativa, e la possibilità di inserire gli allegati richiesti, come le verifiche termo igrometriche.

Cliccando su alcuni programmi della suite viene richiesta una chiave elettronica

Nei casi in cui il programma richiede la chiave elettronica o fisica è sufficiente cliccare sub bottone Annulla per procedere con la versione di base della Suite Cypetherm. La chiave elettronica è richiesta per accedere alle funzioni delle versioni Pro e Expert

Sono inclusi materiali e soluzioni costruttive?

Sono presenti nel programma basi dati e di materiali e soluzioni costruttive; selezionando dalla Biblioteca, visualizzabile nella struttura ad albero, una tra le tipologie di componenti dell’edificio, e successivamente su Aggiungi elemento alla lista, è possibile accedere alle basi dati delle norme: EN ISO 10456, UNI 10351 e UNI 11552, relative a singoli materiali o a pacchetti costruttivi. È inoltre presente la possibilità di creare basi dati personalizzare partendo dalle soluzioni costruttive presenti nei progetti esempio messi a disposizione dell’utente.

Il programma è certificato CTI?

Il programma è stato certificato dal Comitato Termotecnico Italiano il 29/09/2015 con il n. 62 ed è aggiornato quindi ai nuovi regolamenti in vigore dal 1 ottobre 2015.

Quando seleziono i componenti nella sezione biblioteca appare sulla destra della struttura ad albero una finestra con niente dentro

La colonna che le appare a fianco alla struttura ad albero corrisponde alla lista degli elementi creati dall’utente. Cliccando invece sull’icona “+”, sulla barra degli strumenti in alto della colonna sopracitata, si accede ad una finestra di dialogo per la realizzazione di nuove soluzioni costruttive. Da qui è possibile visualizzare: - Nella sezione Definizione generica, attiva per il pacchetto base, la base dati della norma UNI 11552, a cui si può accedere cliccando sulla freccia blu - Nella sezione Definizione per strati, attiva per gli altri pacchetti, anche le basi dati delle norme UNI 10351 e ISO 10456 nelle quali vengono riportati i dati corrispondenti a singoli elementi (gli strati appunto) con i quali comporre la propria soluzione costruttiva

Attivando un modulo aggiuntivo in prova il programma si blocca, cosa fare?

L'attivazione dei moduli in prova temporanea (15 giorni non consecutivi) richiede un collegamento a Internet nel momento in cui si sceglie questa opzione. Se il collegamento non c'è il programma resta in attesa del collegamento per completare l'operazione e sembra bloccato. E' necessario in questo caso effettuare un'uscita forzata e rilanciare il programma.

Esiste una versione di CYPETHERM per Mac Os?

CYPETHERM è un prodotto che non è sviluppato da Interstudio, ma da CYPE Ingenieros e deriva da CYPECAD MEP, un programma per l'impiantistica diffuso in tutto il mondo, ma non in Italia. Interstudio distribuisce il programma in Italia e collabora anche tecnicamente con il suo staff di sviluppatori a rendere il nuovo CYPETHERM il programma giusto per i professionisti italiani e per i nostri utenti. CYPE non ha mai sviluppato su Mac, speriamo che la nostra collaborazione li spinga in futuro a farlo. Nel frattempo abbiamo fatto vari test su Mac con i virtualizzatori Parallels, VMWare Fusion e Virtual BOX e il programma funziona bene.